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Quanto costa fare la voltura dell’immobile?

23 Luglio 2022
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Il cambio del titolare di un diritto reale su un bene immobile deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate – Territorio mediante la presentazione di un’apposita domanda.

Se ti perviene un immobile per successione devi presentare la domanda di voltura catastale all’Agenzia delle Entrate (AdE) – Territorio con la quale comunichi che il titolare del diritto di proprietà sul bene non è più la stessa persona, nella specie il defunto, bensì un’altra. Quanto costa fare la voltura dell’immobile?

Non è possibile quantificare in maniera certa il costo necessario per la voltura catastale di un immobile poiché lo stesso consta di due voci: quella dei tributi speciali catastali, che si versano in misura fissa, e quella dell’imposta di bollo, che varia in base alle pagine della domanda. Inoltre, se ti rivolgi a un tecnico per il disbrigo della relativa pratica (vedi ad esempio un geometra, un architetto o un ingegnere), devi aggiungere anche la voce relativa al suo onorario.

 

Più in generale, la richiesta di voltura catastale va presentata ogni qualvolta cambia il titolare di un determinato diritto reale su un bene immobile come ad esempio dopo il passaggio di proprietà di una casa o il trasferimento di usufrutto. La domanda può essere presentata anche quando sono presenti errori dei dati catastali al fine di richiedere la correzione dell’intestazione di proprietà di un immobile, quando non è stato mai denunciato all’Agenzia delle Entrate – Territorio il trasferimento di proprietà del bene a seguito di una compravendita, una donazione o una successione (voltura catastale di afflusso) oppure quando il trasferimento è stato correttamente effettuato ma non risulta agli atti della banca dati catastale (voltura catastale di afflusso preallineamento).

Indice

1 Chi deve presentare la domanda di voltura catastale?
2 Come si presenta una domanda di voltura catastale?
3 Quali documenti servono per la domanda di voltura catastale?
4 Quanto costa fare la voltura dell’immobile?

Chi deve presentare la domanda di voltura catastale?

La domanda di voltura catastale va presentata da quegli stessi soggetti che sono obbligati a registrare gli atti con i quali vengono trasferiti i diritti reali sui beni immobili.

In parole più semplici, sono tenuti alla presentazione della richiesta i privati, se si tratta di una successione ereditaria o di una riunione di usufrutto, i notai, se si tratta di atti che spetta a loro redigere, autenticare o ricevere, i cancellieri giudiziari, nel caso di sentenze dai medesimi registrate, e i segretari, per gli atti stipulati nell’interesse degli enti delle Amministrazioni pubbliche ai quali appartengono.

Nel caso in cui più soggetti sono obbligati all’adempimento, basta la presentazione di una sola domanda di voltura catastale. Se alla presentazione non provvede la persona obbligata, la richiesta può essere presentata direttamente da chi vi ha interesse.
Come si presenta una domanda di voltura catastale?

Nelle successioni ereditarie, la domanda di voltura catastale va presentata dai soggetti che hanno provveduto a presentare la dichiarazione di successione ovvero gli eredi, i loro tutori, i curatori, gli amministratori dell’eredità o gli esecutori testamentari.

Esistono due modalità per l’adempimento:

presentando allo sportello dell’AdE e su supporto informatico, il modello digitale della domanda redatto adoperando il software voltura 1.1, e la stampa del modello datato e firmato;
compilando i modelli cartacei per i fabbricati e i terreni, reperibili sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate – Territorio oppure presso gli uffici provinciali dell’AdE.

Ogni singola domanda deve riferirsi esclusivamente ad immobili iscritti al catasto fabbricati o al catasto terreni ricadenti in un unico Comune.

Il termine per la presentazione della richiesta di voltura è di trenta giorni dalla registrazione della dichiarazione di successione. L’ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate – Territorio dove effettuare detta presentazione può essere quello più vicino alla sede dell’AdE dove è stata registrata la successione oppure quello nella cui circoscrizione si trovano i beni trasferiti.

In caso di compravendita e di altri atti redatti, registrati o autenticati dal notaio, compete a tale professionista depositare le variazioni intervenute nella titolarità dei diritti reali su un determinato immobile.

L’Agenzia delle Entrate verifica la domanda di voltura catastale e se provvede a rettifiche d’ufficio, notifica un atto di accertamento agli intestatari. Detto atto può essere opposto dinanzi alla Commissione tributaria provinciale competente per territorio, con le modalità e nei termini nello stesso indicati.
Quali documenti servono per la domanda di voltura catastale?

La documentazione da allegare alla domanda di voltura catastale comprende:

la ricevuta del versamento dell’importo dovuto, eseguito sul conto corrente postale dell’ufficio provinciale dell’AdE – Territorio o tramite il modello F24 Elide;
la fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità del dichiarante;
la copia, in carta libera, delle dichiarazioni di successione o degli atti civili, giudiziari o amministrativi che danno origine alla domanda.
le visure catastali dei beni oggetto di voltura;
l’eventuale delega o la lettera di incarico professionale firmata dal dichiarante e dal tecnico designato, qualora sia stata incaricata un’altra persona alla presentazione della domanda.

Quanto costa fare la voltura dell’immobile?

La presentazione della domanda di voltura catastale comporta il pagamento delle somme di:

55,00 euro, a titolo di tributo speciale catastale;
16,00 euro, a titolo di imposta di bollo per ogni 4 pagine della domanda.

I predetti importi si possono pagare direttamente allo sportello dell’ufficio, utilizzando carte di debito o prepagate, oppure apponendo sulla domanda le apposite marche (marca servizi, per i tributi speciali catastali, e marca da bollo, per l’imposta di bollo), acquistabili presso i rivenditori autorizzati. In alternativa si può presentare la ricevuta del versamento eseguito sul conto corrente postale dell’ufficio o tramite il modello F24 Elide.

A far data dal 1° gennaio 2014 non vanno versati i tributi speciali e l’imposta di bollo per le domande di voltura catastale riferite agli atti che scontano l’imposta di registro proporzionale nella misura del 9%, del 2% o del 12%.

Se la domanda di voltura catastale viene presentata in ritardo, ovvero senza rispettare il termine di trenta giorni dalla registrazione dell’atto dal quale consegue il cambio di intestazione della proprietà, devono essere pagate anche le sanzioni specificatamente indicate nella circolare n. 2/2002 dell’Agenzia delle Entrate – Territorio.

 

Visto su : La legge per tutti

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