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Come autenticare un testamento olografo?

23 Luglio 2022
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Come si fa ad autenticare un testamento, quanto costa e quando è conveniente.

Il testamento olografo viene redatto direttamente dal suo autore, senza l’assistenza di un notaio. Il testatore scrive di proprio pugno il testo del documento, apponendovi la data e la firma.

Proprio il fatto che la firma viene riportata senza la presenza di un pubblico ufficiale ad attestarne l’autenticità fa sì che la stessa – così come avviene per i normali contratti – possa sempre essere contestata (anche se è chi ne sostiene la falsità a dover dare la prova di ciò). Per evitare un rischio del genere è possibile, anche se non espressamente previsto dalla legge, fare autenticare la sottoscrizione dal notaio. Ma come vedremo a breve questa possibilità ha scarso significato. Spieghiamo innanzitutto come autenticare un testamento olografo e poi cerchiamo di comprendere se tale adempimento è conveniente o non sia solo un inutile spreco di soldi.

 

Indice

1 Come si autentica un testamento olografo?
2 Conviene autenticare un testamento olografo?
3 Come autenticare il testamento?
4 Quanto costa l’autentica della firma?

Come si autentica un testamento olografo?

La legge non prevede che la firma sul testamento olografo debba essere autenticata dal notaio. Il testamento olografo è un atto privato, redatto direttamente dal privato cittadino senza l’assistenza del pubblico ufficiale.

In ogni caso, da un punto di vista pratico, autenticare la firma apposta su un testamento olografo è molto facile: basta recarsi da un notaio qualsiasi e sottoscrivere il documento innanzi a questi.

Il notaio, subito dopo, apporrà la propria autentica in calce all’atto certificando che la sottoscrizione proviene proprio dal soggetto in questione e non da altri. L’autentica dunque fa sì che nessuno possa un giorno dire che la firma apposta sul testamento non è originale ma è di un’altra persona.

Inoltre l’autentica conferisce al documento una data certa: quella appunto dell’autentica stessa. Non si potrà quindi mettere in discussione il momento in cui il testamento è stato redatto.

Ma attenzione: il notaio autentica solo la firma apposta alla fine del testamento e non tutto il resto del testo in esso riportato contenente le ultime volontà del testatore. Diversamente, egli sarebbe tenuto a redigere un testamento pubblico, che poi andrà registrato e custodito dal notaio stesso, con conseguente pagamento del relativo onorario.

Proprio il fatto che l’autentica ricada solo sulla firma e non sul resto delle disposizioni testamentarie fa sì che tale adempimento rivesta una utilità minima. Vedremo meglio perché nel successivo paragrafo.
Conviene autenticare un testamento olografo?

Come abbiamo appena detto, l’autentica notarile della firma apposta in calce al testamento fa sì che nessuno possa dire che la stessa è falsa ossia che appartiene a un altro soggetto.

Il fatto però che la firma sia stata autenticata dal notaio non esclude la possibilità di contestare l’autenticità delle restanti parti del testamento, stabilendo che la grafia non è quella del suo autore. Un’eventualità del genere, infatti, renderebbe nullo l’atto facendo scattare l’applicazione delle norme sulla successione secondo legge, quella cioè a cui si ricorre in assenza di testamento.

Autenticare solo la firma ha quindi poco valore se poi viene contestata una restante parte del documento.

Tuttavia, in base a quanto chiarito dalla Cassazione, spetta a chi deduce la falsità dell’olografia fornire le prove di ciò, attraverso scritture di raffronto e il ricorso a una perizia calligrafica. Non è quindi chi vuol tutelare l’autenticità del testamento a dover fornire la prova dell’assenza di contraffazioni.

In sintesi, l’autentica serve solo a garantire la firma ma non il resto del documento.
Come autenticare il testamento?

Non c’è modo di autenticare tutto il testamento se non ricorrendo al testamento pubblico, quello cioè redatto direttamente dal notaio.
Quanto costa l’autentica della firma?

Tutte le autentiche di firma devono essere rilasciate in bollo. In particolare, va apposta una marca da bollo da 16 euro. Oltre a tale spesa, bisogna affrontare l’onorario del notaio.

Visto su : La legge per tutti

 

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