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Provvigione agente immobiliare: diritto anche dopo scadenza contratto.

4 Aprile 2023
Provvigione agente immobiliare: diritto anche dopo scadenza contratto.
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Il diritto alla provvigione scatta anche se la vendita è conclusa direttamente dalle parti dopo mesi.

Quando deve essere pagata l’agenzia immobile, quando matura il diritto alla provvigione dell’agenzia immobiliare? Sono domande tipiche che si fa chi ha dato mandato a un mediatore per cercare un acquirente o un inquilino interessato alla propria abitazione. Il più delle volte, per evitare contestazioni e richieste di pagamento, le parti attendono la scadenza del contratto con l’agenzia per poi proseguire la trattativa privatamente. Ma un comportamento del genere potrebbe servire a mettere al riparo da pretese di pagamento? Ebbene, in alcune situazioni, l’agente immobiliare va pagato dopo la scadenza del contratto. È ciò che ha spiegato di recente la Cassazione [1].

La questione relativa al pagamento della provvigione all’agente immobiliare dopo la scadenza del contratto è un tema di grande interesse nel mondo immobiliare. In questo articolo, analizzeremo le regole generali che riguardano il diritto alla provvigione e come la giurisprudenza italiana si è pronunciata su questo problema. Esamineremo in particolare il caso della Cassazione per comprendere meglio quando l’agente immobiliare ha diritto al pagamento anche se il contratto è scaduto.

Indice

1 Quando scatta il diritto alla provvigione per l’agente immobiliare?
2 Un esempio pratico
3 Il caso analizzato dalla Cassazione
4 Quali sono i criteri per stabilire il rapporto causale tra l’attività del mediatore e la conclusione dell’affare?
5 Quando non bisogna pagare l’agente immobiliare
6 FAQ sull’argomento
6.1 È possibile che l’agente immobiliare abbia diritto alla provvigione anche se il contratto è scaduto?
6.2 Quali sono gli elementi necessari per dimostrare il rapporto causale tra l’attività del mediatore e la conclusione dell’affare?
6.3 In quali casi la Cassazione ha affermato il diritto alla provvigione anche dopo la scadenza del contratto?
6.4 È necessario che il mediatore sia intervenuto in tutte le fasi della trattativa per avere diritto alla provvigione?
6.5 Come può un agente immobiliare tutelare il proprio diritto alla provvigione?
7 Conclusioni

Quando scatta il diritto alla provvigione per l’agente immobiliare?

Il diritto alla provvigione per l’agente immobiliare scatta quando la conclusione dell’affare deriva dall’attività di mediazione svolta dall’intermediario. Ciò avviene anche se la vendita è conclusa direttamente dalle parti dopo alcuni mesi dalla scadenza del contratto di mediazione e a un prezzo diverso, indipendentemente dall’intervento dell’intermediario nelle varie fasi delle trattative.

La Cassazione, in proposito,, ha affermato il diritto dell’agente immobiliare alla provvigione anche in caso di vendita autonoma tra le parti dopo la scadenza del contratto. La Corte ha ritenuto che il diritto alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell’affare sia in “rapporto causale” con l’attività intermediatrice, anche in assenza di un intervento del mediatore in tutte le fasi della trattativa. In buona sostanza, ciò che conta è che le parti siano state presentate dal mediatore e che, proprio in forza di tale intervento, abbiano iniziato le trattative. Non importa se poi queste si concludono alla scadenza del mandato di agenzia.
Un esempio pratico

Immaginiamo il caso di Laura, un’agente immobiliare che ha avviato un’attività di mediazione per la vendita di un appartamento. Laura ha organizzato diverse visite dell’immobile e ha messo in contatto il proprietario, Marco, con un potenziale acquirente, Fabio. Durante la trattativa, le parti non sono riuscite a raggiungere un accordo sul prezzo e, di conseguenza, il contratto di mediazione tra Laura e Marco è scaduto senza che la vendita sia stata conclusa.

Tuttavia, qualche mese dopo la scadenza del contratto di mediazione, Fabio e Marco riprendono autonomamente i contatti e riescono a trovare un accordo sul prezzo, concludendo la vendita dell’appartamento. In questo caso, Laura potrebbe rivendicare il diritto alla provvigione per la sua attività di mediazione, anche se il contratto era scaduto e la vendita è stata conclusa direttamente tra le parti.

Per far valere il suo diritto, Laura dovrà dimostrare che il suo intervento ha avuto un ruolo causale nella conclusione dell’affare. Per farlo, potrà fornire documentazione riguardante le visite organizzate, i contatti tra le parti avvenuti grazie al suo intervento e qualsiasi altra prova che dimostri il suo ruolo nella mediazione. Inoltre, se nel contratto di mediazione stipulato con Marco fosse stata prevista una clausola che riconosce il diritto alla provvigione anche in caso di vendita autonoma tra le parti dopo la scadenza del contratto, ciò potrebbe rafforzare ulteriormente la posizione di Laura nel rivendicare il pagamento della provvigione.

Pur non essendo stato coinvolto direttamente nelle fasi finali della trattativa, l’intervento di Laura ha avuto un ruolo fondamentale nel mettere in contatto Marco e Fabio, creando le condizioni necessarie per la conclusione dell’affare. Pertanto, sulla base dei criteri stabiliti dalla Cassazione, Laura potrebbe avere diritto alla provvigione anche dopo la scadenza del contratto di mediazione.
Il caso analizzato dalla Cassazione

Nel caso esaminato dalla Cassazione, la corte d’appello aveva rigettato la domanda di una donna che chiedeva il pagamento della provvigione per l’attività di mediazione svolta. La Cassazione, invece, ha accolto il ricorso, ritenendo che l’attività del mediatore avesse svolto un ruolo causale nella conclusione dell’affare, nonostante la vendita fosse avvenuta direttamente tra le parti a un prezzo diverso.
Quali sono i criteri per stabilire il rapporto causale tra l’attività del mediatore e la conclusione dell’affare?

Per stabilire il rapporto causale tra l’attività del mediatore e la conclusione dell’affare, è necessario che il mediatore abbia messo in relazione le parti, realizzando l’antecedente indispensabile per la conclusione del contratto. La prestazione del mediatore può esaurirsi nel ritrovamento e nella indicazione di uno dei contraenti, indipendentemente dal suo intervento nelle varie fasi delle trattative sino alla stipulazione del contratto.
Quando non bisogna pagare l’agente immobiliare

Potrebbe però succedere che le parti, dopo una prima trattativa non adatta a buon fine, si incontrino dopo diverso tempo dalla scadenza del rapporto con l’agente immobiliare e inizino una nuova trattativa basata su presupposti diversi. Non è sufficiente variare di poco il prezzo rispetto ai precedenti rapporti per evitare di pagare la provvigione all’agente: le condizioni contrattuali devono, al contrario, essere sostanzialmente differenti.
FAQ sull’argomento
È possibile che l’agente immobiliare abbia diritto alla provvigione anche se il contratto è scaduto?

Sì, l’agente immobiliare può avere diritto alla provvigione anche dopo la scadenza del contratto, se si può dimostrare che la conclusione dell’affare è in rapporto causale con l’attività intermediatrice svolta dall’agente.
Quali sono gli elementi necessari per dimostrare il rapporto causale tra l’attività del mediatore e la conclusione dell’affare?

Per dimostrare il rapporto causale, è necessario che il mediatore abbia messo in relazione le parti, realizzando l’antecedente indispensabile per la conclusione del contratto. La prestazione del mediatore può esaurirsi nel ritrovamento e nella indicazione di uno dei contraenti, indipendentemente dal suo intervento nelle varie fasi delle trattative sino alla stipulazione del contratto.
In quali casi la Cassazione ha affermato il diritto alla provvigione anche dopo la scadenza del contratto?

La Cassazione, con l’ordinanza 11443/22, ha affermato il diritto dell’agente immobiliare alla provvigione anche in caso di vendita autonoma tra le parti dopo la scadenza del contratto, ritenendo che l’attività del mediatore avesse svolto un ruolo causale nella conclusione dell’affare, nonostante la vendita fosse avvenuta direttamente tra le parti a un prezzo diverso.
È necessario che il mediatore sia intervenuto in tutte le fasi della trattativa per avere diritto alla provvigione?

No, il mediatore non deve necessariamente essere intervenuto in tutte le fasi della trattativa per avere diritto alla provvigione. Infatti, la sua prestazione può esaurirsi nel ritrovamento e nella indicazione di uno dei contraenti, indipendentemente dal suo intervento nelle varie fasi delle trattative sino alla stipulazione del contratto.
Come può un agente immobiliare tutelare il proprio diritto alla provvigione?

Per tutelare il proprio diritto alla provvigione, è importante che l’agente immobiliare documenti accuratamente l’attività svolta, dimostrando di aver messo in relazione le parti e di aver realizzato l’antecedente indispensabile per la conclusione del contratto. Inoltre, è consigliabile stipulare un contratto di mediazione che preveda esplicitamente il diritto alla provvigione anche in caso di vendita autonoma tra le parti dopo la scadenza del contratto.
Conclusioni

In conclusione, il diritto all’agente immobiliare di ricevere la provvigione dopo la scadenza del contratto è un tema complesso e soggetto a interpretazioni giurisprudenziali. Tuttavia, è importante conoscere i criteri stabiliti dalla Cassazione per tutelare i propri diritti e comprendere in quali casi è possibile rivendicare il pagamento della provvigione anche in assenza di un intervento diretto nelle varie fasi delle trattative

Visto su: La legge per tutti

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