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Come si legge una dichiarazione dei redditi?

27 Febbraio 2024
Come si legge una dichiarazione dei redditi?
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Com’è composto il modello 730: quali dati contiene e come trovare subito le informazioni che servono.

Coniugi in fase di separazione, banche e finanziarie che devono decidere sull’erogazione di mutui e prestiti, proprietari di appartamenti da dare in affitto, datori di lavoro intenzionati ad assumere: tutti costoro, quando sono alle prese con i dati patrimoniali e reddituali della persona che devono analizzare, si pongono questa domanda, così come tu stesso potresti portela, se sei alla ricerca di informazioni che ti servono e vuoi sapere dove si trovano esattamente: come si legge una dichiarazione dei redditi?

Nonostante le semplificazioni, sempre annunciate e quasi mai realizzate, la dichiarazione dei redditi è un ginepraio. Basti pensare che il modello Redditi per le persone fisiche è chilometrico: l’ultima versione (anno 2023 per i redditi 2022) si compone di 51 pagine più 383 di istruzioni. Le cose non vanno meglio con il modello 730, che dovrebbe essere più agile: ci sono 16 pagine di modello e 144 di istruzioni, per un totale di 160 fogli. Un vero e proprio libro, e lo sa bene chi deve, o vuole, compilare ogni anno la propria dichiarazione.

In realtà, leggere una dichiarazione dei redditi già predisposta è meno difficile che compilarla, perché le informazioni (giuste, incomplete o sbagliate che siano) sono strutturate in appositi quadri che le contengono. Ciascuno dei quadri è nominato con una, o due, lettere alfabetiche, e all’interno si scompone in righi. Basta, quindi, avere la mappa di riferimento, che ti forniremo in questo articolo, per andare a colpo sicuro e trovare le informazioni di interesse: dati del contribuente e dei familiari fiscalmente a carico, redditi imponibili e loro tipologia, beni posseduti, ammontare delle detrazioni, e, infine, imposte da pagare; senza dimenticare le scelte compiute per versare l’8 per mille, il 5 per mille e il 2 per mille, che rivelano molto sulle inclinazioni ideologiche e sulle preferenze politiche del soggetto e, pertanto, sono coperte da privacy, in modo da non poter essere consultate da chiunque.

Indice
Le parti del modello 730
Com’è composto il modello 730
Devo compilare tutti i quadri del 730?
Cosa fare se in un quadro del 730 lo spazio non basta?
Modello 730: il prospetto di liquidazione
Modello 730: il foglio riepilogativo
Approfondimenti

Le parti del modello 730
Il modello 730 nel linguaggio comune è considerato un modello unico, ma in realtà si divide in queste parti distinte, ciascuna delle quali ha funzioni diverse:

il modello 730 base, destinato ad accogliere tutti i dati della dichiarazione dei redditi e del conseguente calcolo dell’Irpef dovuta (a debito, a credito o a saldo zero);
il modello 730-1 in cui si esprimono le scelte per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef;
il modello 730-2 per i Caf e gli altri professionisti abilitati ad agire quali intermediari, come i commercialisti: contiene l’elenco della documentazione esibita dal contribuente e la ricevuta di avvenuta consegna e presentazione della dichiarazione;
il modello 730-3, contenente il prospetto di liquidazione relativo all’assistenza fiscale prestata;
il modello 730-4, relativo alla comunicazione dei dati al sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio Irpef. Esiste anche il modello 730-4 integrativo per correggere precedenti errori.

C’è poi l’informativa sul trattamento dei dati personali, in cui l’Agenzia delle Entrate, ai sensi della normativa sulla protezione della privacy (artt. 13 e 14 Reg. UE n. 2016/679) spiega come verranno elaborati, utilizzati e conservati tutti i dati comunicati e raccolti dai contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi.

Com’è composto il modello 730
Il modello 730 persone fisiche è composto dalle seguenti parti:

Frontespizio, con le informazioni relative al contribuente (tra cui codice fiscale, dati anagrafici, residenza e domicilio fiscale), idati dei familiari a carico e del sostituto d’imposta di cui ci si avvale;
Quadro A, relativo ai redditi che derivano dal possesso dei terreni;
Quadro B, per indicare i redditi relativi al possesso dei fabbricati;
Quadro C, destinato ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, come il lavoro autonomo e le pensioni; questo quadro contiene anche le trattenute Irpef (comprese le addizionali, regionale e comunale) effettuate nel corso dell’anno dal datore di lavoro o ente pensionistico;
Quadro D intitolato «altri redditi»: raccoglie i redditi di capitale (come i dividendi azionari e le cedole dei titoli di Stato e obbligazioni), i redditi di lavoro autonomo non derivanti da attività professionali, i redditi soggetti a tassazione separata (come il Tfr) e i redditi di immobili situati all’estero;
Quadro E, destinato a tutti gli oneri deducibili (che danno diritto a una riduzione del reddito imponibile) e spese detraibili (la detrazione sottrae una percentuale, solitamente del 19%, all’Irpef dovuta); ogni voce è contraddistinta da un rigo numerico; ad esempio, E1 per le spese mediche e sanitarie; da E8 a E10 per le spese di istruzione, gli interessi sui mutui, le spese veterinarie e molte altre (ciascuna di esse è contraddistinta da un apposito codice numerico);
Quadro F, contenente gli importi degli acconti, delle ritenute e delle eccedenze Irpef, nonché la cedolare secca sulle locazioni e i crediti derivanti dalle dichiarazioni di anni precedenti e non ancora rimborsati;
Quadro G relativo ai vari crediti d’imposta esistenti e da far valere nell’anno d’imposta considerato, come quelli per i fabbricati, per i redditi prodotti all’estero, per le mediazioni civili (fino a 600 euro se si trova un accordo in tale fase, altrimenti 300 euro), per i servizi di mobilità elettrica come le colonnine di ricarica, ecc.;
Quadro I con gli importi delle eventuali imposte da compensare (ad esempio, nel caso in cui emergano debiti attuali e crediti pregressi, si può fare il saldo algebrico senza dover versare prima e chiedere il rimborso poi);
Quadro K per le comunicazioni dell’amministratore di condominio (si pensi agli interventi di recupero del patrimonio edilizio che danno diritto alle detrazioni ai condòmini, in quota parte secondo i millesimi di proprietà);
Quadro L, intitolato «Ulteriori dati», per i redditi prodotti dai residenti a Campione d’Italia e altre tipologie residuali.

Devo compilare tutti i quadri del 730?
No, non devi compilare necessariamente tutti i quadri del modello 730, ma soltanto quelli che servono per indicare i rispettivi redditi da inserire in ciascuno di essi. Ad esempio, se non sei proprietario o titolare di diritti reali su immobili (terreni e fabbricati), non dovrai compilare il quadro B, così come se sei esclusivamente un lavoratore dipendente e non hai redditi di lavoro autonomo o di altre tipologie, come le rendite finanziarie, non dovrai compilare i relativi quadri, che così nella tua dichiarazione verranno presentati con valore di default (cioè la cifra preimpostata) pari a zero.

Cosa fare se in un quadro del 730 lo spazio non basta?

Esempio.
Se in un determinato quadro del modello 730 lo spazio non è sufficiente per contenere tutte le informazioni che devi inserire – e questo succede spesso quando si hanno diverse tipologie di redditi della stessa categoria o numerosi oneri deducibili e spese detraibili – puoi utilizzare quadri aggiuntivi, avendo cura, nella compilazione, di seguire le istruzioni fornite annualmente dall’Agenzia delle Entrate.
Mario ha avuto 5 rapporti di lavoro dipendente nell’anno. Siccome il modello base presenta solo 3 righe, dovrà compilare un altro modulo per lo stesso quadro, inserendo in esso le ultime 2 voci.

Esiste un’apposita casella per numerare progressivamente i modelli 730 presentati. Se si fa la dichiarazione precompilata, il numero complessivo dei quadri inseriti comparirà nella prima facciata riassuntiva.

Modello 730: il prospetto di liquidazione
Il prospetto di liquidazione è la parte del 730 dedicata al risultato contabile della dichiarazione. Contiene, quindi:

il riepilogo dei redditi dichiarati, distinti per categoria (dominicali, agrari, dei fabbricati, di lavoro dipendente e assimilati, altri redditi, importi soggetti a cedolare secca, reddito figurativo dell’abitazione principale e delle sue pertinenze, ecc.; da qui si può ottenere la sintesi su quanto ha dichiarato di aver guadagnato quel contribuente nell’anno d’imposta considerato;
il calcolo dell’Irpef, delle addizionali e delle altre imposte che saranno trattenute, o rimborsate, dal sostituto d’imposta con il conguaglio. Chi è senza sostituto d’imposta deve provvedere autonomamente a versare il dovuto con il modello F24 nei termini previsti, o a richiedere il rimborso all’Agenzia delle Entrate.
Modello 730: il foglio riepilogativo
Il foglio riepilogativo contiene l’esito finale della dichiarazione presentata. Evidenzia il calcolo delle imposte dovute e, a seconda dei casi, può risultare un credito da portare a rimborso, un debito da versare o un saldo pari a zero. Questi dati si basano su quanto inserito dal contribuente, e in seguito l’Agenzia delle Entrate può eseguire controlli, anche automatizzati, per rettificare il risultato della dichiarazione.

Approfondimenti
Per informazioni più analitiche su tutti i dati presenti nel modello 730, leggi “Come fare la dichiarazione dei redditi online: guida completa“. Per maggiori dettagli leggi anche “Deduzioni e detrazioni fiscali: come ottimizzare la dichiarazione dei redditi“.

Visto su: La legge per tutti

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