Spread mutui sempre più ridotti.
La volontà del sistema bancario di rilanciare gli impieghi in ambito mutui per privati e famiglie viene confermata ancora una volta nel secondo trimestre 2015. I dati circa gli andamenti dei prezzi per i nuovi mutui proposti dalle banche nel corso del secondo trimestre 2015 mostrano infatti che la media dei migliori spread per un mutuo a tasso variabile e fisso passano rispettivamente da un 1,8% e 1,9% nel primo trimestre 2015 a un 1,7% e un 1,3% nel secondo trimestre 2015.
Se paragoniamo i migliori spread del secondo trimestre 2015 con i migliori del secondo trimestre 2014, il taglio che emerge è addirittura pari a -30% per quanto riguarda i tassi variabili e -47% per i tassi fissi.
D’altro canto, va considerato come l’iniezione della BCE nel sistema bancario europeo di ingenti masse liquide assieme a ridotti rendimenti su investimenti alternativi agli impieghi in finanziamenti per la casa continuino a spingere gli istituti di credito verso il rilancio commerciale del prodotto mutuo, proponendo spread e condizioni economiche sempre più ridotte e attraenti per i nuovi potenziali clienti.
Ma le nuove compravendite immobiliari non sembrano ancora beneficiare in maniera così diretta del “taglio prezzi” registrato in ambito mutui.