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Quanto tempo dura una procura speciale?

29 Ottobre 2021
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Potere di rappresentanza: cos’è e com’è conferito? Qual è la differenza tra procura generale e procura speciale?

Può succedere che una persona non possa prendersi cura personalmente dei propri affari, ad esempio a causa di una malattia o della distanza. Si prenda come esempio l’uomo che vive all’estero e che è proprietario di un immobile fatiscente che ha bisogno di manutenzione: in un caso del genere, anziché rientrare in Italia, il proprietario può delegare una persona di fiducia affinché si prenda cura del suo fabbricato. Lo stesso accade per chi deve vendere e non può presenziare di persona alle trattative. In tutti questi casi, è possibile avvalersi di una procura. Con questo articolo vedremo quanto tempo dura una procura speciale.

Come si vedrà nel prosieguo, con la procura è possibile non solo delegare una persona, ma perfino conferirle il potere di agire in nome proprio nel momento in cui si interfaccia con gli altri. In altre parole, con la procura il soggetto delegato acquista il potere di rappresentare a tutti gli effetti il delegante. La procura può essere speciale, se conferita per un singolo affare, oppure generale, se conferita invece per una molteplicità indefinita di bisogni. Quanto tempo dura una procura speciale? Per quanto tempo è possibile rappresentare un’altra persona? È quello che vedremo in questo articolo.
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Indice

1 Cos’è una procura?
2 Procura generale e speciale: differenza
3 Procura speciale: quanto tempo dura?
4 Procura: come si fa?

Cos’è una procura?

La procura è l’atto con cui una persona conferisce a un’altra il potere di rappresentarla, cioè di agire in proprio nome nei confronti di terze persone.

A seguito del rilascio della procura, dunque, il soggetto delegato diverrà il rappresentante del delegante. La procura conferisce infatti il potere che consiste nella “spendita del nome”: in altre parole, colui che beneficia della procura può presentarsi come rappresentante di un’altra persona e manifestare una volontà che produrrà effetti direttamente in capo al rappresentato.

In altre parole, se il rappresentante munito di valida procura decide di accettare un’offerta economica, questa operazione avrà effetti direttamente nel patrimonio del rappresentato.
Procura generale e speciale: differenza

La procura può essere generale o speciale:

la procura generale conferisce al rappresentante il potere di agire per una serie indeterminata di affari. Ad esempio, il rappresentante potrà vendere o acquistare immobili per conto del rappresentato, curare sia l’ordinaria che la straordinaria manutenzione di fabbricati, riscuotere denaro presso banche e uffici postali; ecc. In genere, però, sono previsti dei limiti ai poteri del rappresentante, vincolandoli solo a un determinato tipo di decisioni da prendere;
la procura speciale, al contrario, conferisce al rappresentante il potere di agire in relazione a un singolo affare, specificamente indicato nell’atto. Ad esempio, il rappresentante potrà occuparsi solamente della vendita o dell’acquisto di uno specifico immobile.

Procura speciale: quanto tempo dura?

Nessuna norma di legge impone una durata alla procura, speciale o generale che sia. Pertanto, il conferimento del potere di rappresentanza deve ritenersi a tempo indeterminato, salvo che non venga espressamente previsto un termine nella procura stessa.

In ogni caso, la procura cessa di avere efficacia nelle seguenti ipotesi:

quando il rappresentante ha portato a termine il proprio incarico, espletando gli affari che avevano giustificato il rilascio della procura;
per revoca espressa del rappresentato, da realizzarsi mediante apposito atto che va notificato anche al procuratore;
per rinuncia del rappresentante, da comunicarsi tempestivamente al rappresentato;
per scadenza del termine, se ne era previsto uno;
per morte o sopravvenuta incapacità del rappresentato (interdizione, inabilitazione, ecc.). In questo caso, il potere di rappresentanza non si estingue se era stato conferito anche nell’interesse del rappresentante o di terzi.

Procura: come si fa?

Secondo la legge [1], la procura non ha effetto se non è conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere.

In pratica, ciò significa che la procura deve avere la stessa forma dell’atto che il rappresentante dovrà stipulare in nome e per conto del rappresentato. E così, se il rappresentante è stato delegato ad acquistare un immobile, la procura dovrà essere fatta per iscritto e, nello specifico, con atto notarile (a tal proposito, si rinvia alla lettura dell’articolo “Quando serve la procura notarile” per saperne di più su questo specifico argomento).

Al contrario, quando si tratta di delegare il rappresentante per atti molto più semplici, come ad esempio l’acquisto di un bene mobile di scarso valore (un libro, ecc.), allora non occorre alcuna forma specifica: la procura potrà essere conferita anche oralmente.

Va però precisato che, di regola, è sempre bene conferire per iscritto la procura, mediante una semplice scrittura privata. Ciò consente di mettere in chiaro i poteri del rappresentante sin dall’inizio, evitando spiacevoli incomprensioni.

Inoltre, vale la pena di ricordare quella norma di legge [2] secondo cui il terzo che contratta col rappresentante può sempre esigere che questi giustifichi i suoi poteri e, se la rappresentanza risulta da un atto scritto, che gliene dia una copia da lui firmata.

Dunque, avere con sé una procura scritta è indubbiamente un vantaggio, anche quando potrebbe essere rilasciata oralmente.

Visto su: La legge per tutti

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