Le imprese pagheranno meno tasse: è vero?
Le imprese pagheranno meno tasse: è vero?
La riduzione proposta dal Mise opererebbe in favore delle imprese che hanno delocalizzato la produzione all’estero, come incentivo per farle tornare in Italia.
L’idea circolava già da alcuni giorni, ma oggi il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, l’ha resa ufficiale, dichiarando pubblicamente in un’intervista a La Stampa che il Governo sta pensando a dimezzare l’Ires , l’imposta sul reddito delle società. “È una ipotesi su cui ragioniamo”, ha detto il ministro, aggiungendo che “qualunque scelta di minore imposizione ha effetto positivo, anche se non è l’unica via da imboccare”.
Patuanelli inserisce la proposta nel quadro delle misure per favorire la ripresa, constatando che “siamo in un momento di difficoltà economica, non solo italiana”; per questo “scriviamo il Piano per la crescita e lo sviluppo, e abbiamo avviato una valutazione complessiva degli incentivi. Studiamo come razionalizzarli e quali siano i settori su hanno dimostrato di avere maggiori effetti”.
Patuanelli ritiene “necessario un abbattimento del costo del lavoro dalla parte delle imprese in aggiunta alla riduzione del cuneo fiscale già decisa”, per raggiungere questo scopo, l’Ires “è una leva su cui concertarsi, ma non l’unica, per far tornare in Italia alcune produzioni importanti”.
Il nodo è proprio qui: la precisazione del ministro sulle imprese che riportano la produzione in Italia sembra confermare le precedenti anticipazioni – trapelate a seguito dell’incontro del 13 febbraio sulla «crescita e lo sviluppo sostenibile» svolto il 13 febbraio a Palazzo Chigi, un vertice allargato, con il premier Giuseppe Conte, altri ministri ed alcuni parlamentari della maggioranza – secondo cui il Governo è impegnato all’abbattimento dell’Ires – dall’attuale aliquota del 24% fino a scendere al 12% – ma non in via generalizzata per tutte le imprese, bensì solo in favore delle aziende che hanno delocalizzato la produzione e ora, con questo incentivo, potrebbero decidere di riportare la produzione in Italia.
Secondo il Sole 24 Ore, che ha rivelato l’esito del vertice di Governo, lo sgravio durerebbe per 5 anni, durante i quali l’impresa è obbligata a non disinvestire. Previste anche agevolazioni per i lavoratori rimpatriati, modellate sul sistema degli incentivi per il rientro dei cervelli. Ci sono però anche vincoli Ue da superare per rendere praticabile la riduzione Ires: questa settimana nell’agenda del ministro Patuanelli è previsto un incontro con il Commissario alla concorrenza, Margrethe Vestager, necessario per prevenire possibili contestazioni da Bruxelles, ove la misura fosse considerata un aiuto di Stato, vietato dalle regole europee.
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