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L’amministratore può dire che un condomino ha debiti?

9 Marzo 2023
L’amministratore può dire che un condomino ha debiti?
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Privacy in condominio: i nomi dei morosi possono essere rivelati in pubblico e a terzi?

Può accadere che un condomino non paghi le quote condominiali e accumuli così debiti nei confronti del condominio. In tal caso, l’amministratore deve intervenire per recuperare i crediti e garantire il funzionamento dei servizi e delle parti comuni dell’edificio. È un suo preciso obbligo che deve esercitare non più tardi di sei mesi dalla chiusura del bilancio di esercizio, a pena di responsabilità professionale e di conseguente revoca dall’incarico.

Ogni condomino ha il diritto di controllare che l’amministratore adempia a tale dovere di riscossione. Tuttavia, per esercitare una verifica effettiva, bisognerebbe prima ancora conoscere chi non è in regola con i pagamenti e se, contro di questi, sono state inviate diffide, solleciti o atti giudiziari. A fornire tali dati può essere solo l’amministratore stesso. Di qui il quesito che in molti si pongono: l’amministratore può dire che un condomino ha debiti a chi gliene fa domanda?

Da un lato c’è l’indubbia circostanza che rivelare i conti in sospeso di una persona costituisce fonte di discredito per quest’ultima. Difatti, anche se è del tutto normale versare in condizioni economiche disagiate, specie di questi tempi, l’opinione comune attribuisce ancora un valore dispregiativo alla persona che non paga i creditori. Tant’è che la Cassazione [1] ha detto più volte che dire di qualcuno che è “moroso” (ossia in ritardo con i pagamenti) costituisce diffamazione.

Dall’altro lato però la gestione della contabilità del condominio è solo delegata all’amministratore, ma i veri titolari delle risorse economiche sono i singoli condomini, i quali hanno pertanto il diritto di accedere ad ogni informazione inerente alla gestione della cassa comune. E quindi anche di sapere chi è in ritardo e chi invece non paga del tutto.

Alla luce di ciò, bisogna trovare un contemperamento tra queste due esigenze: quelle di privacy dei condomini morosi e quelle di trasparenza di tutti gli altri condomini. Vediamo allora se l’amministratore può dire che un condomino ha debiti.

Indice

1 L’accesso ai documenti contabili
2 L’amministratore deve dire chi non è in regola con i pagamenti?
3 L’amministratore può rivelare in assemblea i nomi di chi non paga il condominio?
4 Quando l’amministratore può comunicare a terzi i nomi dei debitori?

L’accesso ai documenti contabili

Il codice civile stabilisce che ogni condomino ha diritto a chiedere all’amministratore la visione dei documenti contabili del condominio così come dei relativi registri e di estrarne copia a proprie spese. Da tali atti emerge il nome dei condomini non in regola con i pagamenti. Dunque, è già scritto nella legge il diritto di ciascun condomino di prendere cognizione dei morosi.

Il punto però è se tale accertamento spetta al condomino interessato o se questi possa limitarsi a chiedere tale informazione all’amministratore. Ebbene, anche in questo secondo caso non c’è dubbio che l’amministratore debba comunicare chi non ha pagato le quote condominiali. E può farlo non solo nel riserbo del proprio studio, dinanzi alla richiesta di ogni condomino, ma anche altrove, finanche nel corso dell’assemblea condominiale.
L’amministratore deve dire chi non è in regola con i pagamenti?

Abbiamo appena compreso che l’amministratore è tenuto a comunicare i nomi dei debitori, ma solo ai condomini in quanto contitolari della gestione condominiale e quindi portatori di un valido interesse tutelato dall’ordinamento. Non può però farlo nei confronti dei terzi, ossia degli estranei al condominio, fossero anche parenti dei condomini.

In proposito la Cassazione [2] ha detto che commette reato di diffamazione l’amministratore che, per puro pettegolezzo e non perché sollecitato dai condomini, comunica a terzi – estranei alla compagine condominiale – l’inadempimento del condomino alle spese condominiali. La Corte ha sancito che l’amministratore del condominio ha il dovere di tutelare la privacy dei condomini e i loro dati sensibili come l’adempimento o l’inadempimento al pagamento delle spese condominiali. Qualsiasi comunicazione di queste informazioni a terzi, anche se veritiere, costituisce una lesione della riservatezza e una diffamazione se non rivolta ad esercitare l’azione giudiziaria per il recupero dei crediti (pertanto sarebbe legittima la divulgazione di tali informazioni a un professionista, come un avvocato, al fine di avere un parere legale sul da farsi). Divulgare pubblicamente i debiti di una persona mette a repentaglio la sua reputazione e affidabilità. Pertanto, chiunque diffami un condomino moroso può essere processato penalmente per lesione dell’onore e della reputazione del debitore.
L’amministratore può rivelare in assemblea i nomi di chi non paga il condominio?

Un altro dubbio frequente è se, una volta ammesso che l’amministratore può comunicare solo ai condomini i nomi dei morosi, possa farlo nel corso di un’assemblea, dinanzi quindi anche agli altri condomini che non hanno fatto tale richiesta o se sia tenuto a rivelarlo “in separata sede” e in una circostanza più privata.

Come detto è diritto di tutti i condomini conoscere l’andamento e la gestione dei conti condominiali di cui sono tutti contitolari. Dunque, se in assemblea sono presenti solo i condomini, l’amministratore non può appigliarsi a ragioni di privacy per evitare di fornire indicazioni sui nomi di chi non è in regola con il pagamento. Egli è tenuto a comunicare tali dati.
Quando l’amministratore può comunicare a terzi i nomi dei debitori?

C’è un solo caso in cui l’amministratore è tenuto a comunicare a soggetti estranei al condominio i nomi dei morosi: quando a farne richiesta sono i creditori del condominio stesso dopo aver questi ottenuto una sentenza o un decreto ingiuntivo. Difatti la legge stabilisce che tutte le volte in cui un soggetto deve recuperare un credito nei confronti del condominio può decidere di aggredire il conto corrente condominiale e/o i beni dei singoli condomini. Ma in questo secondo caso deve prima partire dai condomini morosi e, solo in caso di insuccesso, agire contro gli altri che sono in regola con i pagamenti. Proprio a tal fine l’amministratore ha il dovere di comunicare ai creditori del condominio la lista dei debitori, comprensiva delle loro quote millesimali. Questa comunicazione è obbligatoria e non viola la legge sulla privacy.

In conclusione, l’amministratore di condominio ha il dovere di mantenere la confidenzialità delle informazioni personali dei condomini, ma ha anche il dovere di comunicare i debiti dei condomini ai creditori del condominio. Inoltre, ha il dovere di informare gli altri condomini dei debiti di un condomino se gli viene fatta espressa richiesta.

Se sei un condomino preoccupato per la tua privacy, è importante ricordare che l’amministratore ha il dovere di proteggere le tue informazioni personali, ma ha anche il dovere di proteggere gli interessi del condominio e degli altri condomini.

 

 

Visto su : La legge per Tutti

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