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L’Agenzia delle Entrate invia 190mila avvisi preventivi per mettersi in regola ed evitare controlli

22 Giugno 2015
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L’Agenzia delle Entrate prova a fare un ulteriore passo per favorire il dialogo con i contribuenti e mette a loro disposizione tutti gli strumenti necessari per prevenire le verifiche. Lo fa inviando 190mila avvisi preventivi a tutti coloro che rientrano negli studi di settore. L’obiettivo è condividere un maggior numero di informazioni e quindi azzerare i controlli.

La stessa Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che sono 190mila le comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi pronte a partire per consentire ai contribuenti di valutare la propria posizione e scegliere di fornire chiarimenti all’Agenzia o rimediare. E ha spiegato che con il nuovo ravvedimento chi si accorge dell’errore e provvede a correggerlo beneficia di una significativa riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso. Una chance che resta salva anche se la  violazione è già stata constatata o sono iniziati accessi, ispezioni, verifiche. L’obiettivo dell’operazione è mettere i cittadini nelle condizioni di avere un quadro completo della loro posizione fiscale per aiutarli ad adempiere correttamente o a mettersi in regola ed evitare, così, i controlli.

Sms o e-mail per gli avvisi del Fisco

L’Agenzia sta invitando i 190mila contribuenti coinvolti a consultare il Cassetto fiscale aggiornato con le comunicazioni di anomalia relative al triennio 2011-2013. L’invito del Fisco arriva direttamente agli interessati, in modo da permettere ai cittadini di verificare tempestivamente la propria situazione e scegliere se giustificarsi o ravvedersi. Anche quest’anno le  comunicazioni di anomalia sono inviate agli intermediari delegati al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi; un invito ad accedere al proprio cassetto fiscale arriverà agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec) attivati dai contribuenti e via mail o sms, nel caso dei soggetti direttamente abilitati ai servizi telematici delle Entrate. I contribuenti, anche tramite intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, potranno fornire chiarimenti e precisazioni tramite i software gratuiti che saranno messi a disposizione dalle Entrate sul sito www.agenziaentrate.it nella sezione dedicata agli Studi di settore.

La possibilità del ravvedimento

Grazie a questa nuova forma di comunicazione con il Fisco, i contribuenti che hanno ricevuto le informazioni dall’Agenzia possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commesse secondo le modalità previste dall’istituto del ravvedimento operoso (articolo 13 del Dlgs n. 472/1997), beneficiando così della riduzione delle sanzioni, graduata in ragione della tempestività delle correzioni. Un “rimedio” agevolato che resta salvo a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza, salvo la formale notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento e il ricevimento  delle  comunicazioni di irregolarità (articoli 36-bis Dpr 600/1973 e 54-bis Dpr 633/1972) e degli esiti del controllo formale (art. 36-ter Dpr  600/1973).

I dati messi a disposizione delle Entrate, oltre alle anomalie

Oltre  alle comunicazioni di anomalie, le Entrate mettono a disposizione del contribuente: gli inviti a presentare i modelli studi di settore, se non ha provveduto; i modelli di studi di settore trasmessi; l’elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici tra il modello Unico e i dati degli studi di settore; le segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario per  comunicare eventuali  giustificazioni su situazioni di non congruità, non normalità  e/o non coerenza o per fornire dettagli in merito alle cause di esclusione o di inapplicabilità dagli studi; le risposte inviate dal contribuente, anche tramite il suo intermediario, relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore; le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore.

Allo stesso scopo, il Fisco fornirà anche il prospetto su base pluriennale dell’andamento dei dati dichiarativi relativi agli studi di settore applicati e il documento di sintesi dell’esito dell’applicazione  degli studi di settore sulla base dell’ultima versione del software Gerico.

 

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