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Istat: l’economia italiana cresce, ma la sua crescita è moderata e rallenterà.

8 Giugno 2016
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Istat: l’economia italiana cresce, ma la sua crescita è moderata e rallenterà.

L’economia italiana continua a crescere, seppur con ritmo moderato, ma nel breve termine si va incontro a un rallentamento. A renderlo noto l’Istat nella sua nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.

Nel dettaglio, in apertura, la nota fa sapere: “L’economia italiana continua a crescere con un ritmo moderato, caratterizzato dal consolidamento del contributo positivo della domanda interna alla crescita del Pil. Il principale motore della crescita è costituito dai consumi, ai quali si accompagna anche un miglioramento degli investimenti. In presenza di alcuni segnali di debolezza delle attese delle imprese e degli ordinativi della manifattura, l’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana ha segnato un’ulteriore discesa, suggerendo il rallentamento nel ritmo di crescita dell’attività economica nel breve termine”.

La nota indica, inoltre, ancora un’inflazione in negativo: “L’inflazione al consumo rimane negativa, ma il ritmo di caduta annua dei prezzi risulta in attenuazione”. E ancora: “Nel quadro di spinte interne sui prezzi moderate e in assenza di mutamenti sostanziali dello scenario internazionale, l’inflazione dovrebbe rimanere appena negativa o vicino allo zero ancora nei mesi estivi con un possibile recupero a partire dall’autunno”.

Sul fronte del mercato del lavoro, la nota parla di un andamento articolato nelle sue componenti. In particolare, ad aprile l’aumento degli occupati ha riguardato sia gli uomini (+0,3%su base congiunturale) sia, in misura minore, le donne (+0,1%). La crescita ha coinvolto i dipendenti a carattere permanente (+0,2%, 35mila occupati in più), a fronte di una sostanziale stabilità di quelli a termine e ha riguardato anche gli indipendenti (+0,3%).

Nello stesso mese, il tasso di disoccupazione ha ripreso ad aumentare (11,7%, un decimo in più rispetto a marzo), come effetto dell’evoluzione della componente femminile: il tasso di disoccupazione delle donne è infatti cresciuto di cinque decimi di punto rispetto a marzo, toccando quota 12,8%.

Tale andamento è legato alla crescita del numero di donne in cerca di occupazione (+4,2% in un mese) in corrispondenza di un calo delle inattive (-0,8%) che riflette, presumibilmente, un aumento dell’intensità nella ricerca di lavoro. Contemporaneamente, il tasso di disoccupazione maschile ha proseguito la discesa, raggiungendo ad aprile il 10,8%, un decimo di punto in meno rispetto al mese precedente.

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