Il mercato per gli immobili d’impresa.
Il mercato per gli immobili d’impresa.
I segnali che arrivano dall’economia italiana nella prima parte del 2015 sono incoraggianti. Il Pil nel secondo trimestre è cresciuto dello 0,3% e le previsioni per la chiusura dell’anno sono intorno allo 0,6%. Aumenti contenuti, ma piccoli passi verso l’uscita da una pesante crisi economica. Crisi che ancora si fa sentire sul mercato del lavoro anche se a luglio il tasso di disoccupazione è sceso al 12%, con ampie differenze territoriali (7,9% nelle regioni settentrionali, 10,7% nel centro fino ad arrivare al 20,2% al Sud Italia). Percentuali ancora più alte nelle fasce più giovani: 40,5%. L’inflazione è tornata ad essere positiva e ad agosto segnala un +0,2%. Segnali incoraggianti arrivano dal mondo delle imprese, in particolare dal settore industriale, come dimostra l’indice di fiducia che, a luglio, da segnali di ripresa rispetto ad un anno fa, anche se in leggera diminuzione rispetto al mese precedente. Ad incidere sul calo dell’indice è stata l’incertezza dell’economia e del mondo del lavoro. Lo stesso andamento ha interessato l’indice di fiducia delle imprese e delle famiglie. Queste ultime a luglio hanno dimostrato anche di saper superare le difficoltà nei consumi, che hanno messo a segno un +0,4% rispetto al mese precedente. Il reddito disponibile non si è ancora ripreso mentre il tasso di risparmio è in crescita, sintomo questo di un atteggiamento di cautela delle famiglie. Tengono gli acquisti dei beni durevoli mentre sono in contrazione i consumi di beni non durevoli e di servizi. Negli anni abbiamo visto come il trend degli immobili per l’impresa sia strettamente intrecciato all’andamento dell’economia del Paese, più di quanto non si sia verificato per il mercato immobiliare residenziale.