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Dalle Bce soldi alle banche, ma non arrivano alle imprese.

22 Luglio 2015
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Grazie all’operazione TLTRO, fa sapere la CGIA, dal settembre dell’anno scorso al marzo di quest’anno la Bce ha erogato ben 94 miliardi di euro agli istituti di credito italiani, a loro volta obbligati a “riversare” questi soldi all’economia reale entro la fine del 2016. Ad oggi, purtroppo, gli effetti sono stati molto modesti. Se le famiglie hanno visto aumentare gli impieghi di 3,4 miliardi, le imprese, invece, hanno registrato una contrazione degli impieghi di 13,2 miliardi di euro: in termini complessivi gli italiani hanno visto ulteriormente scendere l’ammontare dei prestiti erogati dalle banche di ben 9,8 miliardi.
Le TLTRO, segnala l’Ufficio studi della CGIA, sono delle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine che la Bce ha deciso di avviare per porre rimedio alla questione del credit crunch. Attraverso queste operazioni le banche europee possono chiedere finanziamenti alla Bce: tali finanziamenti dovranno, in seguito, venire orientati all’economia reale (imprese e famiglie). Nelle prime tre aste TLTRO (settembre 2014, dicembre 2014 e marzo 2015) le principali banche italiane hanno ottenuto circa 94 miliardi di euro. Non è stata presa in considerazione l’ultima operazione di fine giugno del 2015 (quarta asta TLTRO), per la quale le principali banche italiane avrebbero richiesto circa 14,3 miliardi di euro, alla luce del fatto che gli ultimi dati disponibili sui prestiti fanno riferimento ad un periodo precedente (fine aprile 2015).
Se l’operazione TLTRO sembra non sortire gli effetti sperati, le imprese sperano che con il Quantitative easing (Qe) la situazione si sblocchi.

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