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Compravendite col segno meno.

30 Agosto 2015
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Secondo l’Istat, nel primo trimestre 2015 le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari tornano a registrare variazioni tendenziali negative (-3,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La flessione interessa tutti i comparti immobiliari; si attesta al -3,5% per i trasferimenti di immobili ad uso abitazione ed accessori (+1,5% nel I trimestre 2014) e al -5,5% per quelli ad uso economico (+1,6% nel I trimestre 2014).
Il calo registrato va letto anche alla luce dell’entrata in vigore (1° gennaio 2014) del nuovo e più favorevole regime delle imposte di registro (ipotecaria e catastale) applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari. Tale regime ha, infatti, indotto un aumento dei volumi di scambio nel I trimestre 2014 e un conseguente effetto depressivo nel confronto con il primo trimestre dell’anno in corso.
L’Istat riferisce che nel primo trimestre 2015 sono 135.675 le convenzioni notarili per compravendite di proprietà di unità immobiliari. Il 93,3% ha riguardato trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (126.541), il 6,2% unità immobiliari ad uso economico (8.371) e lo 0,5% unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (763).
A livello territoriale, la flessione delle compravendite coinvolge tutte le aree del Paese ma è particolarmente accentuata al Centro (-6,5%), nelle Isole (-4,9%) e nel Nord-Ovest (-4,1%).
Variazioni positive si registrano al Nord-Est nel settore dell’abitativo ed accessori (+0,5%) e al Centro (+2,8%) e nelle Isole (+1,6%) nel comparto economico.
Nel settore dell’abitativo ed accessori sono gli Archivi Notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane a subire la riduzione maggiore
(-4,4% a fronte del -2,7% dei piccoli Centri), mentre nel comparto dell’economico la caduta è più significativa nei piccoli centri (-8,7% contro il -0,4% dei grandi archivi).
Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (68.161 in tutto) mostrano invece una crescita tendenziale in rallentamento ma comunque pari all’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2014.

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