€ 0 a € 2.000.000

Altri filtri
Ricerca Avanzata

€ 0 a € 1.000.000

Altri filtri
Risultati della ricerca

Come funziona il testamento dopo la morte?

2 Ottobre 2023
Come funziona il testamento dopo la morte?
Comments:0

Tutto quello che c’è da sapere sul testamento: dal suo significato alle modalità di stesura, garantendo che la volontà del defunto venga rispettata.

Che cos’è un testamento? Quali sono le sue caratteristiche principali? E soprattutto, come si garantisce che le ultime volontà del testatore siano rispettate dopo la sua morte? In questo articolo, cercheremo di rispondere a queste e ad altre importanti domande in materia di successione. Vedremo innanzitutto come funziona il testamento dopo la morte. E, nello spiegare ciò, comprenderemo come funziona l’eredità in caso di testamento, cosa deve avere un testamento per essere valido, come fare testamento senza andare dal notaio, chi sono gli eredi in caso di testamento. Ma procediamo con ordine.

Indice
Che cos’è un testamento e come funziona?
Chi può fare un testamento e quando potrebbe essere considerato nullo?
Chi ha l’amministratore di sostegno può fare testamento?
Il testamento ha solo una natura patrimoniale?
Cos’è l’istituzione dell’erede?
Che cos’è un legato?
Quante forme di testamento esistono?
Si può fare un testamento con una mail o un video?
Come si fa il testamento con il notaio?
Come si fa un testamento senza notaio?
Come funziona la pubblicazione del testamento olografo?
Come sapere se esiste un testamento?
Chi deve essere presente alla pubblicazione del testamento?
Come revocare un testamento?

Che cos’è un testamento e come funziona?
Il testamento è un atto unilaterale, redatto da una persona (il testatore), per esprimere come desidera che venga assegnato il proprio patrimonio dopo la morte. È una manifestazione di volontà finalizzata alla distribuzione dei propri beni. Se ci sono più testamenti, il più recente prevale sugli altri, rendendo implicitamente nulle le disposizioni dei precedenti che risultano incompatibili. Ecco perché il testamento, oltre ad essere firmato, deve anche obbligatoriamente riportare la data di redazione.

Supponiamo che Mario abbia redatto un testamento nel 2010 e uno nel 2015. Se non ha revocato esplicitamente il testamento del 2010 nel documento del 2015, le disposizioni del 2010 che sono in contrasto con quelle del 2015 saranno considerate revocate.

Chi può fare un testamento e quando potrebbe essere considerato nullo?
Per redigere un testamento valido, il testatore deve:

essere capace di intendere e di volere;
essere maggiorenne;
non essere interdetto.
L’inabilitato può redigere un testamento, ma se si prova che, al momento della stesura, era incapace di intendere e volere il testamento potrà essere annullato.

Chi ha l’amministratore di sostegno può fare testamento?
La legge non dice se il beneficiario di amministrazione di sostegno può fare testamento. Si ritiene che la risposta sia positiva, a meno che il decreto di ammissione all’amministrazione non preveda l’espressa esclusione da tale possibilità.

Il testamento ha solo una natura patrimoniale?
No, nonostante il testamento sia principalmente di natura patrimoniale, può contenere disposizioni non strettamente patrimoniali. Ad esempio, si può riconoscere un figlio naturale, designare un tutore o nominare un esecutore testamentario. Può anche avere disposizioni con valore morale o religioso.

Cos’è l’istituzione dell’erede?
L’erede è la persona che subentra nella posizione attiva e passiva del defunto, ereditando beni, crediti e anche debiti. Il tutto in proporzione alla propria quota. Sicché, ad esempio, dinanzi a più debiti lasciati dal defunto ciascun erede sarà tenuto a pagare al relativo creditore solo la quota corrispondente a quella da lui ricevuta in eredità, senza rischiare alcun pignoramento se gli altri eredi non sono adempienti.

Il testatore può istituire un erede indicando semplicemente la quota del patrimonio a lui spettante (ad esempio “Lascio le mie proprietà ai miei due figli, in porzione del 50% ciascuno”) oppure specificando i singoli beni a lui spettanti (ad esempio “Lascio la mia casa al mare a Luca e la mia casa in città a Giovanni”). In questo secondo caso si parla di institutio ex re certa
Che cos’è un legato?
Il legato è una disposizione specifica attraverso la quale un bene o un diritto viene attribuito a un soggetto, chiamato legatario. Il beneficiario di un legato viene chiamato legatario.

Il legatario, a differenza dell’erede, non risponde dei debiti ereditari con il proprio patrimonio. I creditori del defunto potranno far valere le proprie ragioni nei confronti del legatario solo dopo essersi rivolti contro gli eredi e comunque nei limiti del valore del bene oggetto del legato.

Inoltre il legato, differentemente dalla istituzione di erede, produce i suoi effetti immediatamente dopo la morte del testatore senza bisogno di accettazione, ma il legatario potrà sempre rinunciarvi.

Quante forme di testamento esistono?
La legge prevede tre diversi modi per fare il testamento. Li elencheremo qui di seguito per poi spiegarli meglio nei successivi paragrafi:

testamento pubblico: redatto dal notaio alla presenza di due testimoni. Verrà conservato presso l’Archivio Notarile;
testamento olografo: scritto interamente a mano dal testatore, datato e firmato, senza la presenza di un pubblico ufficiale;
testamento segreto: atto redatto dal testatore e consegnato al notaio in busta chiusa.

Come si fa il testamento con il notaio?
Abbiamo visto che la prima delle tre forme di testamento è quella del testamento pubblico. È quello che viene fatto dinanzi a un notaio. Il testatore si limita a dettare le proprie volontà al notaio che le riporta su un documento firmato poi da entrambi i soggetti.

Il termine «pubblico» quindi non significa che il contenuto del testamento sarà divulgato, ma che sarà redatto da un pubblico ufficiale, il notaio.

Una volta sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dal notaio, il testamento sarà conservato tra gli atti di ultima volontà ricevuti dal notaio, finché è in attività, e successivamente presso l’Archivio Notarile.

Perché fare un testamento pubblico, e pagare un notaio, quando – come vedremo a breve – si può ben fare un testamento a casa completamente gratuito? Quali sono i vantaggi del testamento pubblico?La principale prerogativa del testamento pubblico rispetto a quello olografo sta proprio nella specifica competenza in materia successoria del notaio, che potrà suggerire le soluzioni migliori per raggiungere il risultato voluto dal testatore, nel rispetto della normativa vigente, evitando eventuali clausole o disposizioni nulle perché in contrasto con le norme di legge; inoltre, la conservazione del testamento pubblico presso il notaio elimina qualsiasi rischio di sua distruzione e/o smarrimento dopo la morte del testatore.

Infine, il testamento notarile evita che ci possa essere successive contestazioni sull’autenticità della scrittura e della firma che, invece, di norma sorgono con il testamento olografo. Difatti compito del notaio è accertare l’identità della persona che ha dinanzi.

Il testamento pubblico però non esclude che lo stesso possa essere annullato per incapacità del testatore: il notaio non è tenuto a fare valutazioni mediche sulle condizioni fisiche del testatore.

Il notaio che ha ricevuto un testamento pubblico, appena gli è nota la morte del testatore, comunica l’esistenza dello stesso agli eredi e ai legatari di cui conosce il domicilio o la residenza. Non spetta al notaio accertare se il suo cliente è morto: quindi ben è possibile che il notaio, all’oscuro del decesso, non provveda alla pubblicazione del testamento, non ricevendo notizia di ciò dai pubblici uffici.

Il notaio è poi tenuto a effettuare la pubblicazione del testamento mediante la redazione di un verbale per il passaggio dello stesso dal repertorio degli atti di ultima volontà a quello degli atti tra vivi. Da questo momento si potrà dare esecuzione al testamento.

Come si fa un testamento senza notaio?
Non c’è solo il testamento pubblico. Si può anche fare il testamento olografo, ossia da soli, senza l’assistenza di nessuno. Colui che intende fare testamento dovrà solo munirsi di carta e penna, redigere le proprie ultime volontà, datare e firmare il documento alla fine del suo contenuto, e poi custodirlo secondo le forme e le modalità che preferisce: potrebbe darlo a uno o più eredi, potrebbe conservarlo in cassaforte o consegnarlo a un amico anche se non citato nel testamento stesso.

Il testamento olografo può essere redatto in più copie per essere consegnato a più persone (per ragioni di sicurezza). In realtà, poiché le fotocopie del testamento non hanno alcun valore, ogni copia deve essere in realtà un nuovo originale, scritto a mano come il primo documento, firmato e datato, con contenuto identico.

Il testatore non può farsi aiutare da nessuno nella scrittura del testamento: questo solo per quanto riguarda la direzione della mano. La legge non esclude che una persona faccia testamento accanto a un parente (o altro soggetto come un professionista) che gli suggerisca il contenuto o che addirittura glielo detti. L’importante è che il testatore sia capace di intendere e volere e comprenda il contenuto di ciò che sta scrivendo.

Una persona che non può scrivere perché gravemente malata dovrà ricorrere al testamento pubblico.

Il testamento scritto, anche solo in parte, da un soggetto diverso dal testatore è nullo. Se si tratta solo di “aggiunte”, il resto del testamento è valido.

Il testamento olografo può essere conservato dallo stesso testatore. Una delle preoccupazioni principali è quella di evitare che, dopo la morte, il testamento possa non essere ritrovato o che addirittura venga distrutto.

Questa esigenza può essere superata con il deposito del testamento presso un soggetto di fiducia, che nella maggior parte dei casi è il notaio.

Come funziona la pubblicazione del testamento olografo?
A differenza del testamento pubblico, che è già nelle mani del notaio, il testamento olografo deve essere consegnato al notaio per la sua pubblicazione. La legge impone a chiunque sia in possesso di un testamento di consegnarlo al notaio affinché sia pubblicato (diversamente si può agire contro di lui dinanzi al giudice).

Gli eredi possono anche accordarsi sulla divisione dell’eredità senza procedere alla pubblicazione del testamento, risparmiando così i costi del notaio, ma l’accordo deve essere scritto.

La pubblicazione del testamento olografo consiste nella redazione, da parte del notaio incaricato, di un verbale nella forma di atto pubblico, cui devono obbligatoriamente partecipare due testimoni. Nel verbale viene descritto lo stato del testamento e devono essere integralmente riprodotte le disposizioni di ultima volontà del testatore; devono essere inoltre allegati il testamento in originale e un estratto dell’atto di morte.

Nel caso in cui il testamento olografo sia depositato presso un notaio, sarà lo stesso notaio depositario, su richiesta degli interessati, previa la presentazione di un estratto dell’atto di morte, a provvedere alla pubblicazione mediante la redazione del relativo verbale in forma di atto pubblico. Dopo la pubblicazione, potrà essere data piena esecuzione al testamento.

Come sapere se esiste un testamento?
Se pensi che qualcuno abbia fatto un testamento ma non sai presso quale notaio si trovi, invia una richiesta (con l’atto di morte allegato) al Consiglio notarile distrettuale. Questo ente cercherà nel Registro volontario dei testamenti gestito dal Consiglio nazionale del Notariato.

Puoi anche chiedere all’Archivio Notarile, dove vengono conservati i documenti dei notai non più in attività.

Per una panoramica nazionale, consulta il Registro generale dei testamenti presso l’Ufficio centrale degli Archivi Notarili di Roma, dal cui accesso è possibile sapere se una persona deceduta ha fatto testamento, in Italia oppure all’estero.

Chi deve essere presente alla pubblicazione del testamento?
Per un testamento olografo, non tutti gli eredi devono essere presenti. Basta una sola persona, che può anche non essere un erede.

Per accettare ufficialmente un’eredità, però, gli eredi devono essere presenti.

Come revocare un testamento?
Un testamento può essere annullato in vari modi:

facendone un altro che contiene disposizioni contrarie;
scrivendo nel nuovo testamento “Revoco ogni mia precedente disposizione testamentaria”;
con un atto notarile di revoca, davanti a due testimoni;
nel caso di testamento olografo, distruggendolo, come strappandolo o bruciandolo.
Attenzione: se un testamento olografo ha più copie, tutte devono essere distrutte.

Se è depositato presso un notaio, ritirarlo non basta. Devi distruggerlo.

La legge annulla automaticamente il testamento se nascono figli o discendenti che il testatore non sapeva di avere.

Visto su: La legge per tutti

Share

Scrivici, ti rispondiamo presto!

Rimaniamo in contatto

    confrontare