Come cambieranno le tasse sulla casa
Come cambieranno le tasse sulla casa
Novità sulla cedolare secca, sull’Imu, sull’imposta di registro e su alcuni fattori che possono modificare il peso fiscale sugli immobili.
La Commissione bicamerale di vigilanza sull’Anagrafe tributaria ha appena approvato all’unanimità il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva per la riforma delle tasse sulla casa, ovvero della fiscalità immobiliare. Questo significa che verrà modificato il sistema impositivo, cioè che cambieranno le tasse sulla casa, anche a partire da una riforma del catasto, anche se l’obiettivo non è quello di aumentarle ma solo di farle pagare in maniera diversa.
Nella pratica, sono previsti interventi come l’estensione della cedolare secca ai negozi e a tutti i contratti di affitto, l’Imu precompilata, il blocco delle imposte sugli immobili vuoti, la diminuzione dell’imposta di registro per i trasferimenti di seconde case o prime case di lusso e la stabilizzazione dei bonus per le ristrutturazioni edilizie. La cedolare, in particolare, verrebbe allargata sia ai negozi sia alle abitazioni che si trovano nei Comuni non ad alta tensione abitativa, così come a tutte le tipologie di affitto, comprese quelle transitorie.
Il primo passo da compiere, secondo la Commissione, sarà quello di aggiornare le banche dati per agevolare la loro gestione e consentire un accesso migliore anche da parte dei contribuenti. Creare, insomma, per il settore immobiliare uno strumento simile al cassetto fiscale.
La Bicamerale ha in mente di passare dal parametro dei vani a quello dei metri quadri. Il calcolo delle tasse si baserà anche sugli elementi urbanistici e di posizione, come il luogo in cui si affaccia un immobile. Ma verranno introdotti elementi in grado di variare il peso fiscale a seconda, ad esempio, di fattori statici, sismici ed energetici.
Le nuove tasse sulla casa verrebbero introdotte in maniera graduale, combinando in un primo momento il vecchio ed il nuovo sistema.
Autore: Carlos Arija Garcia