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Chi paga le spese per la revisione delle tabelle millesimali?

23 Luglio 2022
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Revisione e rettifica delle tabelle millesimali: come si ripartisce la spesa tra i vari condomini?

La revisione delle tabelle millesimali può avvenire in due casi: quando risultano all’origine sbagliate per un errore di calcolo fatto da chi le ha redatte o quando devono essere aggiornate per via della modifica di uno o più appartamenti. Nel primo caso, si parla di «rettifica» delle tabelle millesimali; nel secondo, invece, di «revisione». Ma chi paga le spese per la revisione delle tabelle millesimali? Chi deve assumersi la spesa per il perito incaricato di rifare i calcoli? La questione va chiaramente risolta in modo diverso a seconda che si tratti di rettifica o revisione. Lo vedremo meglio qui di seguito.

Indice

1 Quando si può chiedere la revisione delle tabelle millesimali?
2 Quale maggioranza per la revisione delle tabelle millesimali?
3 Chi paga le spese per la revisione delle tabelle millesimali?
4 Approfondimenti

Quando si può chiedere la revisione delle tabelle millesimali?

La modifica delle tabelle millesimali può essere eseguita anche su interesse di un solo condomino.

In particolare, l’articolo 69 delle disposizioni di attuazione al Codice civile stabilisce che le tabelle millesimali possono essere sempre oggetto di:

rettifica: quando le tabelle sono errate;
revisione: quando sono cambiate le condizioni di una parte dell’edificio, con alterazione di oltre un quinto rispetto al valore proporzionale dell’appartamento anche di un solo condomino.

La prima ipotesi ricorre quando ci si accorge di un errore inizialmente commesso da chi ha redatto le tabelle. L’errore è il vizio attinente al calcolo del valore di una o più unità immobiliari rispetto alla totalità dell’edificio.

La seconda ipotesi invece ricorre quando un appartamento si amplia (ad esempio, in conseguenza della realizzazione di una sopraelevazione) con conseguente incremento delle superfici abitabili oppure diventa più piccolo (si pensi alla cessione di un vano all’appartamento confinante sullo stesso pianerottolo).

In tali ipotesi, si procede alla revisione delle tabelle millesimali. In tale situazione però è necessario che risultino alterati per più di un quinto i millesimi anche di un solo appartamento.

La modifica della destinazione d’uso di un appartamento non determina in automatico l’obbligo di rivedere le tabelle dei millesimi.
Quale maggioranza per la revisione delle tabelle millesimali?

Per modificare le tabelle millesimali è necessario raggiungere, in assemblea, una doppia maggioranza: ci deve essere un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti ed almeno la metà dei millesimi dell’edificio.
Chi paga le spese per la revisione delle tabelle millesimali?

Vediamo ora chi paga le spese per la revisione delle tabelle dei millesimi in condominio. Bisogna distinguere tra:

rettifica delle tabelle: in questo caso, ossia quando le tabelle risultano errate, la spesa va ripartita su tutti i condomini in base ai rispettivi millesimi (quelli però risultanti dalla nuova tabella, quella cioè corretta). Il condominio potrà eventualmente valutare poi la possibilità di rivalersi sul professionista che ha commesso l’errore nella redazione delle tabelle se ciò è frutto di una negligenza;
revisione delle tabelle: quando le tabelle devono essere aggiornate a seguito della modifica di uno o più appartamenti, il costo della modifica ricade sul condomino titolare dell’appartamento che ha determinato, con i lavori, la necessità della suddetta revisione. Gli altri condomini quindi non saranno interessati alla spesa. È quindi illegittima la delibera condominiale che fa ricadere tale costo tutti i condomini.

Visto su : La legge per tutti

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