Chi deve pagare la marca da bollo sulla ricevuta di affitto?
Chi deve pagare la marca da bollo sulla ricevuta di affitto?
Quando il conduttore chiede al proprietario il rilascio di una ricevuta relativa al canone di locazione mensile deve essere apposto il relativo bollo.
Hai preso una casa in affitto. Hai chiesto al proprietario di rilasciarti la ricevuta quando versi il canone di locazione mensile. Ti chiedi se su questa ricevuta debba essere apposta la marca da bollo e, in caso affermativo, a chi spetta sostenerne il relativo costo.
La marca da bollo è un valore bollato che deve essere apposto su una serie di documenti indicati dalla legge per assolvere all’obbligo di pagamento della relativa imposta di bollo. Ma quando è necessario apporre la marca da bollo? Chi deve pagare la marca da bollo sulle ricevute di affitto?
Con riferimento al contratto di locazione l’onere di pagamento dell’imposta di bollo deve essere assolto sia con riferimento alla registrazione del contratto che, quando richiesta dal conduttore, con riferimento alla ricevuta di pagamento del canone mensile. Ma andiamo per ordine.
Indice
1 Marca da bollo: cos’è?
2 Contratto di locazione: è dovuta l’imposta di bollo?
3 Ricevuta di pagamento dell’affitto: chi deve pagare la marca da bollo?
Marca da bollo: cos’è?
La marca da bollo è un valore bollato, una sorta di francobollo, che deve essere apposto su alcuni documenti quando è necessario pagare l’imposta di bollo prevista dalla legge.
La legge sull’imposta di bollo [1] prevede, infatti, che gli atti, i documenti e i registri indicati nelle tariffe allegate al provvedimento legislativo stesso devono essere assoggettati ad un’imposta di bollo.
È sempre la legge ad elencare gli atti soggetti all’imposta di bollo fin dall’origine oppure in caso di uso.
Quando è necessario pagare l’imposta di bollo è possibile procedere in due modalità diverse:
pagando l’imposta ad un intermediario convenzionato con l’Agenzia delle Entrate che attesta l’avvenuto pagamento rilasciando un apposito contrassegno;
pagando l’imposta di bollo virtualmente all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate o ad altri uffici autorizzati, in modalità telematica, oppure tramite versamento su conto corrente postale.
Contratto di locazione: è dovuta l’imposta di bollo?
Per quanto concerne il contratto di locazione, l’imposta di bollo è dovuta poiché si tratta uno di quei documenti che fanno parte delle tariffe allegate alla legge sull’imposta di bollo.
Quando si procede alla registrazione di un contratto di locazione è dunque necessario pagare l’imposta di registro e l’imposta di di bollo per un importo pari a 16 euro per ogni foglio.
È, invece, esonerato dal pagamento dell’imposta di bollo il contratto di locazione in caso di adesione al regime della cedolare secca.
Ricevuta di pagamento dell’affitto: chi deve pagare la marca da bollo?
L’obbligazione principale del conduttore, in un contratto di locazione, è il pagamento del canone mensile al proprietario dell’immobile oggetto del contratto.
Nel momento in cui riceve il pagamento dell’affitto mensile, il proprietario deve emettere un’apposita ricevuta, ove richiesto espressamente dall’inquilino. Si tratta, infatti, di un documento che non è obbligatoriamente richiesto dalla legge ma che è necessario rilasciare solo su esplicita richiesta del conduttore.
Il Codice civile [2] prevede, infatti, che il creditore che riceve un pagamento deve rilasciare quietanza a richiesta e a spese del debitore. Ciò significa che il rilascio di una ricevuta relativa al pagamento del canone di affitto è dovuto solo se richiesto dal conduttore e l’importo relativo all’acquisto della marca da bollo da applicare deve essere sostenuto dal conduttore.
La ricevuta del canone di affitto è, infatti, una quietanza rilasciata dal creditore e, per questa tipologia di documenti, la legge prevede l’obbligo di pagamento dell’imposta di bollo.
Ovviamente, nonostante la disposizione codicistica ponga a carico del conduttore l’obbligo di sostenere il costo della marca da bollo, le parti possono accordarsi diversamente e prevedere, ad esempio, che il costo sia ripartito in parti eguali tra di esse oppure che debba essere interamente sostenuto dal proprietario.
Si segnala, infine, che qualora la marca da bollo non venga apposta sulla quietanza di pagamento, il conduttore e il locatore devono provvedere in solido al pagamento. In alternativa, chi ha ricevuto la ricevuta priva della marca, può pagare l’imposta entro 15 giorni recandosi all’ufficio del registro senza spese e interessi.
Visto su: La legge per tutti