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Bonus, detrazioni e novità fiscali del 2018

7 Gennaio 2018
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Bonus, detrazioni e novità fiscali del 2018.

Tutte le novità fiscali del prossimo anno: dalla detrazione per i giardini e i balconi a quelle per l’assunzione dei disoccupati.

Le leggi fiscali sono quelle che cambiano più rapidamente e hanno, nello stesso tempo, vita più breve. Di solito si tratta di misure limitate a un anno, spesso dettate in via sperimentale e non rinnovate per assenza di coperture di bilancio; ancor più spesso si tratta di tappabuchi o espedienti momentanei per rilanciare un particolare settore commerciale; altre volte sono il frutto di politiche lobbistiche. Chi vuol star dietro alle novità fiscali non deve fermarsi, peraltro, solo alle leggi: ci sono poi le circolari e le direttive dell’amministrazione finanziaria, soprattutto quelle dell’Agenzia delle Entrate, e le sentenze della giurisprudenza – in primo luogo della Cassazione – che le dettagliano e le interpretano, a volte tirando fuori dal testo delle norme delle interpretazioni che lo stesso legislatore non aveva inteso attribuire loro. Così, in questo marasma, solo il tecnico riesce spesso a orientarsi. Ciò nonostante in questo articolo vi proponiamo, in pillole, tutti i bonus, detrazioni e novità fiscali del 2018, in modo da tenerli a mente e, magari, tirarli fuori dal cassetto qualora dovesse presentarsi la necessità. Ecco dunque cosa ci aspetterà nel prossimo anno.

Indice

1 Bonus verde: detrazioni fiscali per le spese sul balcone e giardini
2 Reddito di inclusione (Rei)
3 Contributi giovani
4 Bonus cultura per giovani
5 Bonus bebé
6 Detrazioni sui biglietti dei mezzi pubblici
7 Caregiver familiare
8 Cartelle con tentativo di conciliazione
9 Cedolare secca al 10%
10 Proroga del bonus Sud
11 Bonus ricollocazione per i cassintegrati
12 Superammortamento
13 Disabili
14 Bonus 80 euro
15 Assunzione giovani
16 Pensione di vecchiaia

Bonus verde: detrazioni fiscali per le spese sul balcone e giardini

Se nel 2018 vorrai acquistare semi, fiori e alberelli da piantare sul balcone o nel giardino, concimi, sistemi di irrigazione automatica (anche una piccola pompa), vasi e terra, fertilizzanti avrai il 36% della spesa a carico dello Stato. È il nuovo bonus verde per giardini, balconi e terrazzi non solo per ville o case in campagna ma anche per gli appartamenti in condominio. Il bonus si spalma in 10 anni ed ha un tetto massimo di 5mila euro per ogni immobile a uso abitativo. Quindi chi ha due case può usufruire complessivamente di 10mila euro di detrazione, da dividere al 50% per ciascuna di esse.

Il nuovo bonus verde per giardini, balconi e terrazzi non riguarda solo ville e villini, ma anche i condomini. Chi non abita al primo piano e non ha un proprio giardino può sfruttare il bonus verde sul balcone, ad esempio per le fioriere e le piante da sistemare sulla parte esterna dell’appartamento. Il bonus non copre quindi le spese per l’interno dell’immobile.

Restano esclusi dal bonus solo i negozi, uffici e magazzini. Inoltre il bonus non vale per arredare gli interni dell’appartamento ma solo le aree scoperte.

Chiaramente la spesa va documentata. A differenza delle detrazioni sull’acquisto di mobili, il bonus verde non richiede che l’immobile al quale è collegato sia in corso di ristrutturazione.
Reddito di inclusione (Rei)

Il 2018 è il primo anno del Rei, il reddito di inclusione. Si tratta di una nuova misura a sostegno della povertà che parte da gennaio 2018 ed è rivolto a famiglie con:

figlio minorenne;
figlio con disabilità, anche se maggiorenne;
donna in stato di gravidanza;
disoccupato con oltre 55 anni d’età.

Per avere diritto a tale reddito occorre avere:

ISEE non superiore a 6.000 €;
ISRE non superiore a 3.000 €;
patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 € euro;
patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10.000 € (o a 8.000 € per la coppia e a 6.000 € per la persona sola).

Il Rei dura 18 mesi e consiste in un assegno che va da un importo minimo di 188 euro per una sola persona ad uno massimo di quasi 534 euro al mese per un nucleo familiare composto da più di 5 persone.
Contributi giovani

Coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali fino a 40 anni che si iscrivono nella previdenza agricola nel corso del 2018, usufruiscono di uno sgravio contributivo totale per i primi tre anni, della riduzione a due terzi per il quarto e della metà per il quinto. L’esonero non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento. La stessa agevolazione era prevista per il 2017. L’aliquota di computo delle prestazioni previdenziali non subisce riduzioni.
Bonus cultura per giovani

È prorogato a tutto il 2018 e 2019 il cosiddetto bonus cultura di 500 euro per i giovani che compiono 18 anni; la misura viene messa a disposizione per acquistare libri, musica, biglietti per teatri, concerti, cinema, musei, e corsi di formazione.

Prorogato anche il bonus Stradivari che prevede il 65% di sconto su una spesa massima di 2.500 euro, per gli studenti dei conservatori e degli istituti musicali che acquistano uno strumento musicale.
Bonus bebé

Bonus bebè 2018 da 80 euro al mese (con Isee non superiore a 25mila euro annui) o da 160 per le famiglie più povere (con Isee non superiore a 7mila euro annui), ma con durata massima ridotta a un terzo: l’assegno, difatti, spetterà sino al compimento di 1 anno di età del bambino e non più sino ai 3 anni (come è oggi).
Detrazioni sui biglietti dei mezzi pubblici

Nel 2018 si può detrarre il costo per abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, fino a un importo di 250 euro. Il beneficio è dunque di 47,5 euro all’anno.
Caregiver familiare

Sono stati stanziati nuovi fondi, per il 2018, 2019 e 2020, a favore del «caregiver» familiare, ossia di chi assiste e si prende cura del coniuge, del partner gay o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado o – in casi particolari – di un familiare entro il terzo grado che, per malattia, infermità o disabilità, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, o sia riconosciuto invalido o titolare di indennità di accompagnamento
Cartelle con tentativo di conciliazione

Passa da 20 a 50mila euro il limite di valore entro cui, in caso di ricorso contro atti fiscali (comprese le cartelle esattoriali), bisogna prima presentare il reclamo-mediazione.
Cedolare secca al 10%

È stata prorogata anche al 2018 e 2019 l’aliquota agevolata al 10% della cedolare secca, applicabile ai contratti di locazione a canone concordato. Si tratta dei contratti stipulati nei maggiori comuni italiani e in quelli confinanti, negli altri capoluoghi di provincia o nei comuni ad alta tensione abitativa individuati dal Cipe, degli immobili locati nei confronti di cooperative edilizie per la locazione o enti senza scopo di lucro, purché sublocati a studenti universitari e di locazioni stipulate nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni, lo stato di emergenza a seguito del verificarsi di eventi calamitosi.
Proroga del bonus Sud

Con la manovra 2018 è stato poi prorogato anche il bonus Sud, che offre l’esonero totale dai contributi per chi assume nelle regioni del Mezzogiorno. In particolare, il bonus occupazione Sud è un incentivo che può essere applicato alle sole aziende situate nelle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna.

Questo bonus riguarda i datori di lavoro privati che (senza esservi obbligati) assumono:

giovani disoccupati di età compresa tra 16 e 24 anni;
lavoratori con almeno 25 anni di età, privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

Sono incentivate:

le assunzioni con contratto a tempo indeterminato (anche a scopo di somministrazione) o con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere (a tempo pieno o part time);
le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a tempo determinato (non è richiesto il requisito della disoccupazione).

Bonus ricollocazione per i cassintegrati

Per i lavoratori interessati dalle procedure di licenziamento collettivo, sono state programmate nuove misure di politica attiva del lavoro. Le misure sono finalizzate a ricollocare il lavoratore prima che le procedure di mobilità siano terminate: in parole semplici, saranno garantiti dei nuovi posti di lavoro agli esuberi ancora prima che questi siano licenziati.

Nel dettaglio, I lavoratori in cassaintegrazione straordinaria (Cigs) potranno fruire della ricollocazione anticipata. Si tratta di un percorso che, dopo un primo periodo di formazione, prevede la ricollocazione dei lavoratori in Cigs in un nuovo posto di lavoro: il tutto avviene durante il periodo di sospensione dell’attività lavorativa, quindi prima del licenziamento.

Il percorso avrà una durata di 6 mesi, prorogabili di altri 6: in alcuni casi potrà durare per tutto il periodo della Cigs, quindi sino a 24 mesi.
Superammortamento

Passa dal 40 al 30% la maggiorazione del costo di acquisizione di beni strumentali nuovi, con riferimento alle acquisizione poste in essere dal 1° gennaio 2018 (per le quali non vi sia l’ordine accettato dal venditore e/o un acconto pagato dal cessionario di almeno il 20% del prezzo entro il 31 dicembre 2017), ovvero entro il 30 giugno 2019 purché entro il 31 dicembre 2018 vi sia l’accettazione dell’ordine da parte del venditore nonchè il pagamento di almeno il 20% del prezzo. Vengono esclusi dalla agevolazione tutti i mezzi di trasporto.
Disabili

Dal 1° gennaio 2018 le aziende con almeno 15 dipendenti computabili dovranno assumere un disabile entro i successivi 60 giorni senza poter attendere una nuova assunzione.
Bonus 80 euro

Aumenta la platea dei beneficiari del bonus mensile da 80 euro in busta paga: non più chi guadagna 24mila euro ma 24.600 euro, per arrivare a un aiuto ridotto per chi arriva fino a un massimo di 26.600 euro contro i 26mila precedenti.
Assunzione giovani

L’anno prossimo assumere un giovane con meno di 35 anni (30 a partire dal 2019) sarà più facile: il datore infatti potrà usufruire, per 36 mesi, di una riduzione dei contributi previdenziali (escluso il premio Inail) pari al 50%, con un tetto massimo di 3mila euro annui, mensilizzati ai fini del calcolo.

Per il 2018 l’incentivo riguarderà l’assunzione a tempo indeterminato di ragazzi under35 (che non hanno mai avuto prima rapporti d’impiego stabili). Invece da gennaio 2019, l’esonero sarà limitato agli inserimenti “fissi” dei giovani fino a 29 anni.

Sempre da gennaio, sarà possibile ottenere l’esonero contributivo fino al 100% – e quindi per l’intero carico previdenziale e non solo per metà – in altri due casi e sempre con un tetto annuo massimo di 3mila euro:

con la sottoscrizione di un contratto a tutele crescenti di ragazzi che hanno svolto alternanza (almeno il 30% del totale delle ore previste) o periodi di apprendistato di primo o di terzo livello
nelle regioni meridionali, con la proroga nel 2018 del bonus Sud (costo circa 500 milioni di fondi Ue). Qui però l’esonero pieno varrà per un solo anno, e interesserà giovani e disoccupati “senior” .

Pensione di vecchiaia

Per accedere alla pensione di vecchiaia nel 2018 saranno necessari 66 anni e 7 mesi di età, anche per le donne del settore privato, dipendenti e autonome. Sale di 12 mesi, arrivando a 66 anni e 7 mesi, il requisito minimo per l’assegno sociale.

Autore: La Legge per Tutti

 

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