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Amministratore uscente: restituzione della documentazione condominiale.

12 Giugno 2023
Amministratore uscente: restituzione della documentazione condominiale.
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Cosa prevede la legge riguardo alla restituzione della documentazione condominiale al nuovo amministratore: tempi di consegna e conseguenze in caso di ritardo.

Quando un amministratore condominiale termina il suo incarico, è tenuto a consegnare tutta la documentazione in suo possesso al suo successore: i registri contabili, l’anagrafe condominiale, i verbali delle assemblee, le fatture, i bilanci e così via. Tuttavia, la legge non fissa termini precisi per questa consegna, il che può causare problemi e danni al condominio. In questo articolo esamineremo l’obbligo dell’amministratore uscente di restituire la documentazione condominiale e quali sono le conseguenze di un ritardo nella consegna.

Indice
Qual è l’obbligo dell’amministratore uscente?
Quali sono i tempi di consegna previsti dalla legge?
Quali sono le conseguenze di un ritardo nella restituzione della documentazione?
A chi consegnare la documentazione?
Cosa dice la giurisprudenza?

Qual è l’obbligo dell’amministratore uscente?
Secondo l’articolo 1129, comma 8 del Codice civile, l’amministratore che cessa il suo incarico deve consegnare tutta la documentazione relativa al condominio al suo successore. Questa documentazione è di vitale importanza per la corretta gestione del condominio da parte del nuovo amministratore e potrebbe impedirne il funzionamento, le spese, i pagamenti ai fornitori.

Quali sono i tempi di consegna previsti dalla legge?
La legge non specifica un termine preciso entro cui l’amministratore uscente deve restituire la documentazione. Questo può creare incertezza e ritardi nel passaggio di consegne. Tuttavia, è fondamentale che l’amministratore si attivi tempestivamente dopo aver ricevuto la comunicazione di cessazione del suo incarico. Non esiste un periodo di “tolleranza” o di tutela per l’amministratore prima di essere intimato alla consegna. Pertanto, è importante che l’amministratore comprenda l’urgenza di questa responsabilità e si impegni a restituire la documentazione senza indugi.

Quali sono le conseguenze di un ritardo nella restituzione della documentazione?
Il ritardo nella consegna della documentazione condominiale da parte dell’amministratore uscente può integrare il reato di appropriazione indebita, ragion per cui il nuovo amministratore, previa autorizzazione dell’assemblea, può sporgere una querela contro il predecessore. In alternativa o in aggiunta all’azione penale, egli può altresì agire in via civile ottenendo dal giudice un ordine di riconsegna delle carte, impartito a seguito di una procedura più celere e d’urgenza (il cosiddetto articolo 700 del codice di procedura civile). Sempre in via civile esiste un’ultima strada: quella del decreto ingiuntivo che, rispetto alla precedente, presenta più o meno gli stessi tempi ma viene emesso senza l’audizione della controparte (ossia l’amministratore uscente).

Oltre a tutto ciò, è possibile altresì richiedere il risarcimento del danno per la stasi a cui il condominio è stato costretto per via della mancanza della documentazione necessaria alla sua gestione. Ad esso si aggiungono chiaramente le spese legali sostenute per il recupero.

A chi consegnare la documentazione?
L’amministratore cessato deve consegnare la documentazione al nuovo amministratore o anche al singolo condomino che gliene faccia richiesta.

Cosa dice la giurisprudenza?
Il Tribunale di Roma, con l’ordinanza del 29 maggio 2023, ha affrontato la questione dei tempi di consegnadella documentazione condominiale da parte dell’amministratore uscente. Secondo la sentenza, la restituzione tempestiva della documentazione è essenziale per una corretta gestione del condominio da parte del nuovo amministratore. Non viene menzionata alcuna prassi che indichi un termine specifico per l’adempimento di tale obbligo, ma è chiaro che l’amministratore uscente deve agire immediatamente dopo aver ricevuto la comunicazione di cessazione dell’incarico.

Proprio per questo è molto importante procedere prima con una diffida scritta con la concessione di un termine ultimo entro cui adempiere: questa consentirà infatti di poter sporgere la querela per appropriazione indebita e avviare le azioni esecutive.

 

Visto su: La legge per tutti

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