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Agenzia delle Entrate: doccia fredda sulla casa, -3% le transazioni nel primo trimestre del 2015

8 Giugno 2015
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Dopo i dati positivi dell’ultimo trimestre del 2014, il primo trimestre del 2015 è una doccia fredda per la casa: -3% le compravendite rispetto allo scorso anno, -3,4% per l’intero comparto immobiliare. A dirlo è la Nota Omi dell’Agenzia delle Entrate, che però invita a leggere questi dati alla luce della tassazione più favorevole introdotta lo scorso anno.

Nei primi tre mesi del 2015 le compravendite degli immobili sono scese del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una flessione più marcata per il settore produttivo (-7,1%), per il terziario (-6,4%) e il commerciale (-5,2%). Secondo la nota, il dato è da leggere tenendo conto degli effetti dell’agevolazione fiscale introdotta dall’articolo 10 del Dlgs n. 23/2011.

A tal proposito, la nota ha specificato che i primi tre mesi del 2015 sono stati raffrontati con quelli del 2014, periodo in cui sono stati formalizzati molti acquisti che erano di fatto conclusi a fine 2013, proprio per avere i vantaggi fiscali rappresentati dall’applicazione di aliquote ridotte. Quindi, analizzando lo stesso dato depurato dalle transazioni avvenute nel primo trimestre 2014 per il nuovo regime fiscale agevolato, emerge nel primo trimestre 2015 un leggero rialzo del mercato immobiliare delle abitazioni, che segna un +0,8%, rispetto al dato osservato al lordo dell’effetto fiscale, che invece registra un calo del 3%.

Il mercato delle abitazioni

Nel primo trimestre del 2015 le compravendite di abitazioni sono state 95.448, in calo del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La perdita maggiore è stata registrata al Centro (-7,3%), che segue una serie di rialzi, anche in doppia cifra, rilevati nel corso di tutto il 2014. Al Nord è stato registrato un -2,4%, un valore poco al di sotto del dato nazionale, mentre al Sud è stato riportato un -0,8%.

La situazione nelle grandi città

Tra le principali città, ha fatto un balzo in avanti il mercato delle abitazioni a Palermo (+11,2%), seguito da Napoli (+3,6%) e Milano (+2%). Situazione pressoché stabile a Bologna (-0,1%) e Firenze (-1%); in calo, invece, Genova (-18,9%), Roma (-11,4%) e Torino (-9,5%). Rispetto ai Comuni capoluogo, che hanno perso il 4,6%, quelli non capoluogo sono riusciti a contenere le perdite, assestandosi a un -2,2%.

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